lunedì 16 febbraio 2009

MEDICINA CONVENZIONALE: ACHTUNG!


A seguito di un articolo pubblicato su http://www.thelivingspirits.net/, ricevo un commento di una lettrice. Nel seguito su questo spazio blog, la mia risposta . Penso sia occasione di ulteriore riflessione.

"Cara Cristina, mi chiamo Mirella e seguo con grande interesse il tuo sito. Desidero porti un quesito di natura "organizzativa" relativo alla salute e cura del nostro corpo.... chi non ha i soldi, pur cosciente della veridicità e serietà delle cure cosiddette "alternative" a quelle ufficiali, come fa a curarsi???...è condannato dunque ad avvelenarsi e distruggersi con la medicina ufficiale???? Te lo chiedo perchè effettivamente è un grande problema....chi non ha soldi ed è consapevole di quanto possono essere nocive le cure convenzionali è destinato a morire incurato??? Quale può essere, dunque, la soluzione??? Grazie "
Cara Mirella, capisco.
La risposta è complessa o meglio non può essere una semplice addizione o sottrazione.

L'insegnamento di Deunov, dice che il 25 per cento di ciò che ci accade nella vita è in mano nostra... è il nostro libero arbitrio; sembra pochissimo, ma sono certa che fatichiamo a metterlo tutto in gioco...Non siamo per forza condannati a ... ma certo dobbiamo metterci tanto impegno e lavoro per cercare di essere liberi.

Non usare la medicina convenzionale, per me non significa diventare "consumatore" della non convenzionale, anche se il corpo non avrebbe probabilmente gli stessi rischi. Ma assenza di rischi da farmaco ancora non ci racconta di "salute"...

La salute/malattia è un business gigantesco e districarsi nella faccenda dall'uno o l'altro verso non è semplice, ma bisogna provarci come atto di maturità personale. Anche per tenerci in salute bisogna diventare grandi, non essere più bambini dipendenti o adolescenti isterici e pretenziosi.
Senza un atteggiamento consapevole e maturo del "paziente" anche il medico o terapeuta o operatore non sono diversi.

Come vedi sono ancora prima della questione dei costi dei rimedi naturali, "non passati dalla mutua".

Personalmene non vedo alternative se non nel fare anche pratiche spirituali per tenerci in salute; capisco che sia molto antipopolare e fuori moda o porti a fraintendimenti dirlo, ma non vedo altre vie. Ciò che ci manca per stare in salute è un contatto con l'enegia della Vita, energia che non è nei sistemi di massa nè nelle banche, nè in sala chirugica nè dentro l'omeopatia in sè e per sè.
Manca una conoscenza di come funzionano le Leggi della Vita, molto più rigorose ed essenziali di quelle della società. Gli scienziati si son adoperati e si adoperano, ma visto come stiamo messi, qualcosa pare proprio scappato di mano...oppure hanno sempre o spesso indagato da ciechi...

Il corpo è animato dall'anima. Quando moriamo, il corpo si vede, si misura, si pesa... ma siamo morti. Qualcosa se n'è andato da noi...un qualcosa che ci permette una connessione ed un funzionamento, non solo una sopravvivenza meccanica.

Difficile, per altro, ci sia energia vitale in un ambiente intossicato sia dall'alto (le schifezze che ci spandono nell'aria con le scie chimiche ) e dal basso (le schifezze che ci mettono nella terra, per esempio con gli OGM).

Per questo bisogna essere molto disciplinati, ma direi non ossessionati. Soprattutto informati ma non spaventati. Comincerei con lo spegnere di più la tv e cercare migliori informazioni in rete, confrontarle...selezione e discernimento. Ma senza panico, nè pregiudizio.
Ciò che appare impossibile perchè scomodo o tremendo o perchè non raccontato dalla tv, bisogna cominciare a valutarlo più seriamente.

Di nuovo vedi che la prima "prevenzione" e terapia è dentro di noi, un luogo che non è una terra desolata anche se il sistema si impegna a considerarla tale e quindi selvaggiamente riempibile di ogni...e da ogni. Ma questo diverso procedere costa impegno e fatica...e diventa così più comprensibile il perchè sia più comodo affidare ad altri la propria salute.

Nel pratico -parlo di come tenerci in salute e non di come debellare una specifica patologia- credo che usare lo zapper, per esempio (un investimento che non si deteriora nel tempo) sia fondamentale per sostenerci al meglio in questo progressivo avvelenamento dell'aria e del cibo (ma non per renderci immuni ed eterni), poi occuparci meglio dell'ambiente del nostro intestino (probiotici), sapere che il nostro sistema immunitario è molto preso di mira dalle condizioni in cui viviamo...e quindi sostenerlo sempre... altro che fare le vaccinazioni fra un po' anche per il raffredore...

Poi cambiare atteggiamento verso il cibo, abituarsi a consumare di meno ma con migliore attenzione alla qualità (cosa li compone e come sono fatti i cibi) e rispetto di luogo/stagione.
E non dico con il fanatismo del "solo bio".

Soprattutto imparare interiormente a ringraziare, per la salute, la malattia, il disturbo, il dolore... lo vedi bene che è inacettabile per la logica corrente. Eppure la mancanza di umiltà verso l'esistenza e le sue leggi io credo ci ha portato in questo tristissimo presente.

L'ippocratico "non nuocere" è diventato "la vita - meccanica e materiale- ad ogni costo". Perchè fa profitto e rende famosi e potenti e sposta la paura della morte.
Le evidenze dimostrano che è un modo sbagliato di pensare, una contraddizione tremenda in cui la mente umana collettiva si è lasciata trascinare. Quindi serve una correzione o una nuova direzione al pensiero.

Di questi tempi decidere di essere sani può essere un totale ribaltamento della propria vita. Non necessariamente un fatto di bancarotta economica. E' una forte presa di responsabilità personale, dove è chiaro che in molti possono remare contro. Può essere più facile arrendersi ad essere malati programmati e vittime accudite da stato (non per molto ancora credo...) o famiglia.

Che dire poi di una serie di costanti equivoci o di cecità forzate...

... Il corpo cambia nel tempo. A 40- 50- 60 anni dobbiamo smettere di volerci vedere come 20enni. E' normale NON esserlo. Va bene cosi. Non che non sia possibile ringiovanire ma è un processo che attiene alla vita interiore, alla mente e non ad interventi esterni sul corpo o forzature sul corpo. La saggezza è una risorsa della vita, serve alla vita... invece il consumismo decreta che sia solo una idiozia... (c'è un orrenda pubblicità di un auto, sul tema ...)

... Si muore. E' una legge del piano fisico. Dobbiamo accettarlo. Muore il corpo-materia, ma non ciò che è eterno (e su questo eterno nessuno vuole "investire")

... "Sano" non è avere i parametri per entrare sulle pagine patinate o essere dei vip nelle palestre. Ci sono corpi all' aspetto perfetti, che sani non lo sono

... Serve anche smettere di farci ricattare ed impaurire da alcuni simili che in camice bianco si pensano padroni della vita degli altri e si impongono come tali; non credo nè dico che siano così "tutti" i medici, non lo credo affatto, ma credo sia così per lo più nel sistema ... un numero che ha bisogno di un esercito di pazienti per garantire bilanci ed economie e fare loro cose che loro stessi non farebbero mai... (vedi il post precedente questo)

... Serve recuperare il coraggio di vivere, ma anche di morire padroni di sè e non in mano ad illusionisti illustri. Soprattutto sviluppare una coscienza della morte e della vita oltre la morte, perchè in questo modo si smetta di essere prede. Chi propone sinceramente salute, non disprezza la tua anima, non baratta la tua vita per la sua gloria.

... Ma anche fidarsi e rispettare il proprio corpo, re-impare ad ascoltarlo e rispettarlo. E qui già il discorso diventa ancora più impopolare. Tutte le mode: dal piercing, tremedo, alla pillola, alla chirurgia estetica, al viagra ... siamo credo arrivati ad un punto in cui dobbiamo interrogarci sulla "qualità anche della nostra morte" e non solo della nostra vita, da consumati consumatori.

Malato, ancor prima del nostro corpo, è il pensiero che abbiamo prodotto nella società in cui viviamo: questo materilismo dove ha importanza ed è "vero" solo ciò che si tocca, si vede e soprattutto si consuma... La prima risorsa di salute è la mente. Il pensiero che si costruisce nella mente. La mente, non è emozioni, non è guardarsi allo specchio e dirsi solo come un' azione vocale "sono sana, bella e felice".

Io penso serva che la mente-pensiero sia collegata con ciò che è all'origine e che consente la Vita tutta, non solo la propria vita personale. Il pensiero deve crescere e articolarsi...non conformarsi passivamente.
Cayce diceva "Dio crea, la mente costruisce il corpo è il risultato".
Dunque la mente deve essere collegata alla Fonte, dato che sta nel mezzo tra l'invisibile (dio) e il visibile (corpo).

Prima di sentirci perdenti solo per il portafoglio, oggettiva anzi relativa considerazione ma non assoluta (i ricchi per default non sono sempre sani, e soprattutto eterni), serve ribaltare il paradigma, ossia i presupposti con cui pensiamo alla vita, descriviamo la vita, conosciamo la vita umana e il suo scopo.

Infine se è pur vero che fissazioni, ossessioni, paure ritengo non risparmino nemmeno il mondo della medicina "non convenzionale", la parola "medicinale gratis" fa l'effetto del pifferaio magico...tutti lo seguono.

Penso anche che il futuro della salute e della terapia sarà basato su frequenze, vibrazioni, luce... ossia "informazioni" che dobbiamo assumere o ricostruire perchè è poi di queste che siamo composti.

ciao
Cristina

FONTE

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